Clinica Fornaca di Sessant

La ristrutturazione del casotto del custode della Clinica Fornaca, è un intervento rappresentativo ed iconico per l’intera struttura architettonica ottocentesca dell’ospedale nonché per Torino.
Infatti, la sua collocazione rispetto alla città e la sua geometria, fanno si che sia proprio la vetrina attraverso quale la clinica si presenta alla città.
Oltre al ripristino degli intonaci decorati con la tecnica a graffito, leggermente tridimensionali, quello che si è voluto ottenere è il recupero dell’ordine e della coerenza del villino e della cancellata in funzione di quello che era il progetto originale di fine Ottocento. L’intervento prevede quindi una ristrutturazione, un risanamento conservativo incluso il suo porticato, il suo cassettonato in legno dell’ingresso carrabile ed una sistemazione di tutte le finiture esterne. Dovendo mantenere le caratteristiche delle facciate originali e non potendo intervenire sull’involucro esterno, l’intervento architettonico si concentra prevalentemente sull’interno ovvero sul reinterpretare le finiture dell’epoca Ottocentesca già parzialmente preservate all’interno della clinica, come ad esempio i serramenti in legno, e declinarli in maniera contemporanea.
Lo spazio dell’ingresso è stato impreziosito sostituendo la boiserie originale con una sorta di bacello in ottone che, con la sua geometria circolare, delinea perfettamente quello che è l’asse d’accesso alla Clinica Fornaca.
La luce emanata da questo materiale brillante ed i suoi riflessi caldi, nonché l’oblò attraverso il quale il guardiano accoglie pazienti e clienti, sono visibili anche dalla strada grazie al mantenimento delle porte in legno vetrate.